Risoluzione 1860 – 8 gennaio 2009

Nel dicembre 2008, a seguito di una serie di lanci missilistici effettuati dalla striscia di Gaza e che hanno provocato in otto anni circa 15 morti e alcune centinaia di feriti, Israele lancia una durissima offensiva militare denominata “piombo fuso”. L’attacco provoca 1.203 vittime tra i palestinesi – tra cui 450 bambini – e oltre 5.000 feriti; mentre i morti dell’esercito di Tel Aviv sono stati 10 e 3 i civili. L’Onu ha condannato l’aggressione con la risoluzione 1860 del 8 gennaio 2009 (da www.storia contemporanea.eu).

Ecco il testo:

Il Consiglio di sicurezza, richiamando tutte le sue precedenti risoluzioni, comprese le risoluzioni 242 -1967 (riguardante il ritiro di Israele dai territori occupati, n.d.r.) 338-1973, 1397- 2002, 1515- 2003 e 1850 -2008, sottolineando che la Striscia di Gaza costituisce parte integrale del territorio occupato nel 1967 e sarà parte dello Stato di Palestina, sottolineando l’importanza della sicurezza e del benessere di tutti i civili, esprimendo profonda preoccupazione per la escalation della violenza e il deteriorarsi della situazione, in particolare per le pesanti uccisioni di civili che ne sono derivate a partire dal rifiuto di estendere il periodo di sospensione dei combattimenti; e sottolineando che le popolazioni civili palestinesi e israeliane devono essere protette, esprimendo profonda preoccupazione anche per l’accentuarsi della crisi umanitaria a Gaza, sottolineando la necessità di garantire un continuo e regolare flusso di beni e di persone attraverso corridoi a Gaza, riconoscendo il ruolo vitale giocato da UNRWA nel fornire assistenza umanitaria ed economica all’interno di Gaza,ricordando che una durevole soluzione del conflitto israelo-palestinese può essere conseguita soltanto con mezzi pacifici, riaffermando il diritto di tutti gli Stati della regione di vivere in pace all’interno di confini sicuri e internazionalmente riconosciuti,

1. Sottolinea l’urgenza e fa appello per l’immediata, durevole e pienamente rispettata cessazione del fuoco, che conduca al completo ritiro delle forze israeliane da Gaza;

2. Fa appello a che non ci siano impedimenti alla fornitura e alla distribuzione all’interno di Gaza dell’assistenza umanitaria, compresi cibo, energia e attrezzature mediche;

3. Saluta con favore le iniziative miranti a creare e tenere aperti corridoi umanitari e altri meccanismi per la prolungata somministrazione dell’aiuto umanitario;

4. Fa appello agli stati membri perché sostengano gli sforzi internazionali intesi ad alleviare la situazione umanitaria ed economica a Gaza anche mediante ulteriori contributi che sono urgentemente necessari a UNRWA e attraverso il Comitato di coordinamento ad hoc;

5. Condanna tutte le violenze e le ostilità dirette contro i civili e tutti gli atti di terrorismo;

6. Fa appello agli stati membri perché intensifichino gli sforzi per mettere in atto a Gaza meccanismi e garanzie intesi a sostenere una prolungata cessazione del fuoco e la tregua, compresa la prevenzione del traffico illecito di armi e munizioni, nonché assicurare la durevole riapertura dei valichi sulla base dell’Accordo del 2005 sul movimento e l’accesso tra l’Autorità palestinese e Israele; e a questo proposito, saluta con favore l’iniziativa egiziana e gli altri sforzi regionali e internazionali che sono in corso;

7. Incoraggia tangibili passi verso la riconciliazione intra-palestinese, compreso il sostegno agli sforzi di mediazione dell’Egitto e della Lega degli Stati Arabi quali espressi nella risoluzione del 26 novembre 2008, e che sono coerenti con la Risoluzione 1850 (2008) e altre pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza;

8. Fa appello per rinnovati e urgenti sforzi delle parti e della comunità internazionale per conseguire una pace completa basata sulla visione di una regione in cui due stati democratici, Israele e Palestina, vivano fianco a fianco in pace con confini sicuri e riconosciuti, come previsto nella Risoluzione 1850 (2008) del Consiglio di sicurezza, e richiama anche l’importanza dell’Iniziativa Araba di Pace;

9. Saluta con favore l’idea del Quartetto, in consultazione con le parti, di indire un incontro internazionale a Mosca nel 2009;

10. Decide di continuare a seguire la materia.