Introduzione

Il mondo editoriale sta attraversando uno dei cambiamenti più rivoluzionari di tutta la sua storia. Conseguentemente all’introduzione di molteplici nuove tecnologie, vengono messi in discussione i cardini sui quali le produzioni letterarie di ogni tipo si sono sempre incentrate. La prima grande rivoluzione cui si ha avuto la possibilità di assistere è stata la nascita di Internet, che ha condotto a innumerevoli e imprevedibili risvolti. Con la nascita della rete e del web, grazie innanzitutto all’innovativo strumento del blog, a chiunque è stata messa davanti la possibilità di cimentarsi con la produzione e con la diffusione immediata di un proprio testo. Di conseguenza, lo stesso statuto di scrittore ha cominciato ad assumere valenze più eterogenee e indefinite rispetto al passato. Queste innovazioni sono state ben accolte dalla popolazione della rete, che ha subito fatto lievitare esponenzialmente i numeri sulla diffusione delle utenze di tali strumenti. Da questo momento in poi, la scrittura sul web è diventata prassi quotidiana, alla portata di qualsiasi fruitore della rete. Ma la tecnologia ha offerto delle possibilità ancora più grandi a chi frequenta la scrittura, tramite la creazione di piattaforme on line che non si fermano, come nel caso del blog, a una forma di pubblicazione frammentaria e immediata, ma permettono la diffusione, a stampa o tramite formati elettronici, di intere opere organizzate nel formato del libro. Ecco così che la linea di confine tra chi è scrittore e chi non lo è si fa sempre più inconsistente. Così come viene inevitabilmente messo in discussione il ruolo finora svolto dall’organismo della casa editrice. Qual è stato finora il suo compito? E qual è il ruolo svolto dai nuovi servizi tecnologici? Quale strada si è compiuta per arrivare a tali risvolti, e a che punto si trovano attualmente questi nuovi o para servizi editoriali? Sono fedeli a quanto dimostrano negli intenti, ovvero offrire a chiunque la possibilità di essere letto, o dietro il velo delle apparenze non si cela altro che un’illusione? E infine, come si pone il mondo editoriale classico nei confronti delle innovazioni che scuotono dalla base il normale assetto dell’industria libraria?
Questo lavoro tenta di svolgere un’indagine sulle fasi attraversate dal processo di rivoluzione del mondo editoriale e sulle problematiche a esso correlate.
È parso opportuno individuare un punto d’inizio nella nascita del blog, quindi ripercorrere la storia della sua diffusione e cercare di fare il punto sulla situazione attuale di tale strumento. Si continua con l’individuazione della serie delle nuove tecnologie che hanno contribuito alla nascita e allo sviluppo del self-publishing digitale, come la stampa digitale, che ha permesso a sua volta la diffusione della pratica del print on demand, e del formato elettronico del libro, ovvero l’e-book. Successivamente, si analizza nel dettaglio la pratica del self-publishing, le varie piattaforme presenti on line negli Stati Uniti, Paese da cui il fenomeno è partito, e in Italia, cercando di approfondire i servizi offerti e i costi correlati per ognuna di esse. Inoltre, vengono citati alcuni dati sul tipo di materiale che solitamente si auto pubblica, i generi letterari più frequentati dai self-publishers e quelli più apprezzati dai lettori. È sembrato utile inoltre accennare alla missione etica che ogni casa editrice tradizionale dovrebbe perseguire, e in cosa il modello classico di pubblicazione si distacca dalle pratiche che prevedono l’assenza di un editore tradizionale. Come passo successivo, si è presa in esame la diffusione che tale pratica sta vivendo, riportando i numeri della sua espansione dalla sua nascita fino agli ultimi periodi, mettendo in evidenza il raffronto dei dati fra il tipo tradizionale di pubblicazione e il modello autonomo, negli Usa e in Italia. A questo proposito, vengono presi in esempio alcuni nomi di scrittori emergenti che tramite il self-publishing sono riusciti a registrare elevati numeri di vendite, diventando così i baluardi dei sostenitori di tale pratica, e del modo in cui abbiano raggiunto la celebrità in tutto il mondo. È a questo proposito che si apre un capitolo sull’analisi degli strumenti indispensabili per la promozione di un libro autoprodotto e dei modi in cui vengono utilizzati. Per una maggiore chiarezza sull’argomento, si sono anche poste domande a importanti personalità inserite nel dibattito sul self-publishing digitale, tra cui Mario Sandrini, il maggior sostenitore in Italia del “libro fai-da-te”. In chiusura si cerca di trarre un bilancio sull’attuale panorama editoriale nel suo complesso, e la traccia di un possibile scenario nelle trasformazioni che i protagonisti del mondo editoriale dovrebbero affrontare.