6 Utilizzo di piattaforme e servizi Web 2.0

Paolo Ferri

I dati relativi all’utilizzo di piattaforme e servizi Web 2.0 (Tabella 5) evidenziano come YouTube sia la piattaforma più popolare, davanti allo stesso Facebook e a Wikipedia. Questi tre siti vengono usati spesso da quasi 8 studenti su 10 e sono conosciuti praticamente dalla totalità del campione. Anche Google Maps/Earth sembra essere un servizio molto popolare, di cui si avvalgono complessivamente (a prescindere quindi dalla frequenza di utilizzo) quasi 9 studenti su 10. Elevato appare anche l’utilizzo di Yahoo Answers, utilizzato nel complesso dal 56,7% del campione.

Per quanto riguarda le altre piattaforme, quello che emerge è un quadro variegato. Alcune applicazioni risultano essere conosciute, ma ancora poco usate: in alcuni casi, si tratta di servizi (come ad esempio è il caso dell’Apple Store o di alcuni giochi sul cellulare) che possono non essere accessibili da tutti i dispositivi. In altri casi, si tratta di applicazioni di fatto molto note, ma poco utilizzate: questo è, ad esempio, il caso di eBay (quasi tutti lo conoscono, ma 6 studenti su 10 non lo utilizzano), di Twitter (conosciuto dal 90,3% del campione, ma utilizzato complessivamente solo dal 17,8%), di MySpace (conosciuto dall’88,3% del campione, utilizzato complessivamente solo dal 13,8%) e anche dei giochi social (noti, come fenomeno, all’87,8% del campione, utilizzati complessivamente dal 23,9%).

Altre applicazioni (come Google Apps/Google Docs o Picasa) sono conosciute da quasi 7 studenti su 10, anche se il livello di effettivo utilizzo è diversificato (e, in particolare, appare significativamente più elevato per Google Apps/Docs). Anche Amazon appare ancora poco conosciuto (il 40,5% del campione dichiara di non conoscere questo sito) e altrettanto poco utilizzato (un altro 42,5% del campione dichiara di non utilizzarlo). Infine, vi sono diverse applicazioni e servizi che ancora risultano essere poco conosciute, come Dropbox, Flickr, WordPress e Linkedin (piattaforme che sono conosciute mediamente da 4 studenti su 10; va rilevato che, di queste, Dropbox appare essere in ogni caso quella più usata), o conosciute solo da una ristretta minoranza di soggetti (questo è il caso di Foursquare, conosciuto dal 18,5% del campione, e di SlideShare, conosciuto dal 21,9% del campione).

Per quanto riguarda l’analisi di trend, è possibile andare a verificare, almeno per alcune di queste piattaforme (quelle inserite anche nelle precedenti rilevazioni), l’andamento del grado di utilizzo/conoscenza attraverso gli anni. Nella Figura 13 sono riportati i dati relativi alla percentuale di studenti che dichiara di utilizzare spesso le tre piattaforme che risultano essere maggiormente popolari, vale a dire YouTube, Amazon e Facebook: come si vede, si registra, oltre all’eclatante boom nell’utilizzo di Facebook a cavallo tra le prime due rilevazioni, un trend di crescita costante, che fra l’altro sembra essere comune a tutti e tre questi siti. Questo tipo di analisi permette ad esempio anche di evidenziare quello che possiamo definire un vero e proprio crollo nell’uso di MySpace: il numero di coloro che dichiarano di utilizzare spesso tale sito passa, infatti, dal 15% all’1,9%. Va anche sottolineata una notevole crescita nella percentuale di coloro che dichiarano di conoscere Twitter (anche se a tale maggiore conoscenza, come abbiamo visto, non fa riscontro un maggiore utilizzo effettivo, Figura 14), una crescita moderata della percentuale di soggetti che dichiarano di utilizzare spesso Linkedin e Amazon, mentre per quanto riguarda SlideShare ed eBay la situazione rimane pressoché invariata tra le diverse rilevazioni (Figura 15).

dm1Tabella 5 – Utilizzo di piattaforme e servizi Web 2.0

 

13Figura 13 – Utilizzo frequente delle più popolari piattaforme e di MySpace

 

14Figura 14 – Percentuale di soggetti che dichiarano di conoscere Twitter

 

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 Figura 15 – Percentuali di utilizzo frequente delle piattaforme meno popolari

 

Per quanto riguarda la creazione di contenuti originali, più della metà del nostro campione dichiara di non caricare alcun tipo di contenuto su Internet. Fra coloro che caricano contenuti originali, YouTube si conferma come la piattaforma di gran lunga più popolare[1] (Figura 16), anche se va segnalato, in particolare rispetto alle precedenti rilevazioni, il forte calo della percentuale di coloro che caricano contenuti su MySpace e la flessione significativa di coloro che contribuiscono in modo attivo a Wikipedia (Figura 17; il dato relativo a Twitter non è disponibile per le precedenti rilevazioni, cosa che impedisce di effettuare una valutazione di questo aspetto). Infine, la maggior parte del nostro campione dichiara di avere un proprio account su un solo social network (che nella quasi totalità dei casi è, verosimilmente, Facebook, sito al quale è dedicato un apposito approfondimento), mentre molto contenuto è il numero di coloro che hanno account su tre o più social network (Figura 18).

 

16Figura 16 – Percentuale di studenti che caricano contenuti originali sulle principali piattaforme

 

17Figura 17 – Andamento diacronico della percentuale di creazione di contenuti originali sulle principali piattaforme

 

18Figura 18 – Numero di account sui social network

 


[1] Le dinamiche legate alla condivisione di contenuti su Facebook, caratterizzate da aspetti specifici, vengono approfondite nella sezione appositamente dedicata a questo social network.