È del poeta inglese Rudyard Kipling e ci piace farlo conoscere ai nostri lettori, come esempio di una morale non inquinata di cristianesimo e che può essere accettata da tutti gli uomini:
Se puoi conservarti calmo, mentre tutti attorno a te hanno perduto la testa, e dicono che ciò è per colpa tua,
Se sei sicuro di te mentre tutti ne dubitano, e tuttavia puoi trovare delle scuse per questo dubbio,
Se puoi aspettare, senza stancarti di aspettare,
Se vivendo in mezzo alla menzogna non mentisci,
O, essendo odiato, non ti lasci trasportare dall’odio, non avendo l’aria, pertanto, di essere troppo buono, né troppo saggio,
Se puoi sognare senza essere schiavo del tuo sogno,
Se sai pensare, senza fare del pensiero il solo scopo della tua vita,
Se, imbattendoti nel successo o nel disastro, tu tratti questi due impostori allo stesso modo,
Se puoi sentirti ripetere la verità che hai espresso, imbellettata dai furbi per prendere in trappola gli scemi,
Se puoi guardare le cose che hai creato spezzarsi, e se, abbassandoti, tu le ricostruisci con strumenti già usati,
Se puoi fare un mucchio di tutti i tuoi guadagni, arrischiarli con un sol colpo di fortuna, gettare il dado, perderli, e ricominciare tutto dal principio, senza mai dir parola sulla tua perdita,
Se puoi costringere il tuo cuore, i tuoi nervi, i tuoi muscoli, a servirti a lungo, anche dopo che essi si sono logorati, e cosí tener fermo, quando non avrai in te altro che la volontà che dice al resto: sii fermo,
Se puoi parlare alle moltitudini conservando la tua virtú, e parlare con i re conservando il senso comune,
Se un nemico non può ferirti, e neppure un amico,
Se tutti gli uomini hanno un valore per te, ma nessuno di essi troppo,
Se riesci a riempire il minuto che non perdona con sessanta secondi che valgono la distanza percorsa…
Allora la terra sarà tua e tutto ciò che essa contiene, e, ciò che piú importa, tu sarai un Uomo.
(17 dicembre 1916).