La retta ed i minareti

Achille Loria scrive, parla, e… sgonfia. Ha perpetrato anche un articolo a favore dei profughi, che non gli avevano fatto niente di male… poveretti! Ed ha scoperto che la linea retta è la piú lunga e che a Trieste il campanile di S. Giusto è un minareto. Non voglio defraudare i lettori di una risata… sono cosí malamente i tempi… e piove!

Coloro i quali pensano che la linea retta sia il piú breve cammino fra due punti, trovansi ad ogni tratto smentiti dalla storia, la quale dimostra che la meta raggiungesi invece attraverso ogni sorta di cadute, di ondeggiamenti e regressi. Dio non permise che il popolo ebreo movesse diritto, dalla terra del triste servaggio, all'asilo luminoso della libertà, ma volle che errasse per quarant'anni nel deserto, fra le incertezze e le angustie.
Ci voleva tanto poco pel popolo di Francia a procedere dall'assolutismo legale di Luigi XVI all'assolutismo reale di Luigi Filippo; ed invece esso pure dovette, prima di giungervi, sostare quarant'anni nel deserto fra gli opposti flagelli del terrore e della tirannide.
E come i processi della storia, cosí sono involuti quelli della natura. Non potrebbe questa procedere nella formazione delle specie per la via piú retta e piú semplice, creando cioè degl'individui sempre migliori e piú adatti? Ed invece essa si condanna a creare un numero di germi infinitamente superiore a quello che può vivere, acciò si scateni fra questi una lotta, in cui i migliori trionfano. È sempre quel moto a spirale, che Goethe ha genialmente additato, ed in cui si riflette la fatalità irrazionale dei pentimenti e degl'incessanti ricorsi.
Ora, se la carità di patria non fa velo al mio giudizio, a me sembra che gli avvenimenti luttuosi che hanno, non è guari, straziato il nostro cuore di italiani, rientrino, al postutto, nella cerchia di questa legge universale. Noi stavamo percorrendo un sentiero rettilineo, che, nelle nostre visioni, doveva addurci senza colpo ferire ai fulgidi minareti di S. Giusto. Noi ci lusingavamo di poter surrogare la via retta, piú razionale e piú pronta, alle anfrattuosità e alle volute irrazionali della storia. Ma qui, come sempre, la storia ebbe ragione della ragione, la linea retta venne miseramente a spezzarsi, e la spirale goethiana a trionfare. La spirale, oggi angosciosa e dolente, giacché ne percorriamo gli opachi declivi, ma che già sta per iniziarci alle sue luminose ascensioni, ed al suo vertice di fortuna immortale.

Io accuso, io denuncio il prof. Achille Loria, relatore sulla politica estera al convegno torinese del Fascio parlamentare, per disfattismo. Ed in verità se la chiesa di S. Giusto ha un campanile che è un minareto, la chiesa è una moschea… ergo è stata costruita dai turchi, ergo Trieste non fu e non è italiana, ma è turca. Decreto Sacchi: due anni di reclusione, con il beneficio della semi-infermità di mente!

(8 aprile 1918).