Sciocchezzaio

Un cappellone del 92° fanteria ci ha portato un libercolo che è stato ivi distribuito ai soldati, con il compiacente consentimento di qualche superiore. L’amico ci ha detto anche il grande successo di ilarità che ha avuto l’opuscoletto fra tutti i soldati, caporali ed ufficiali, tanto enormi sono le balle che vuol dare ad intendere ai disgraziati lettori. Ed invero è strano che circoli ancora di questa roba, e per lo meno è strano che con essa si creda di formare la coscienza dei soldati, di tenerne alto il morale. Sono tre articoli estratti da un giornaletto di provincia, ed è parto di qualcuno che, per rendere noto ed illustre il proprio nome, non ha trovato niente di meglio che far ristampare a proprie spese i propri capolavori, e di distribuirli gratis.

...L'Inghilterra, che pure ì tedeschi hanno chiamato perfida, concorrente sleale, causa unica della conflagrazione, ecc. — tolte le sue navi che dovevano assicurarle il dominio dei mari, indispensabili alla sua esistenza — nulla aveva fatto per prepararsi alla guerra — neppure la coscrizione... Ci voleva la guerra per fare apprezzare al loro giusto valore la filosofia di Hegel e l'internazionalismo dei socialisti tedeschi... Berta Krupp, figliuolo di Giove e di Temi... Ma il suo (dell'Austria) trattato speciale con la Germania era di farsi aiutare da questa a conquistare i territori che la separano da Salonicco e di cedere a lei, in compenso, la città di Trieste!... Le orde di Guglielmo II — il nato d'un cane...

Ne abbiamo citato abbastanza per dimostrare che razza di luoghi comuni, di sciocchezze e di menzogne, abbia l’illustre ignoto di Mondoví voluto rivogare ai soldati, e facciamo grazia di tutto il resto: assassini, barbari, unni, barbarossa, ecc.; civiltà, genio, gentilezza latina… ecc. Ma la parte piú amena dell’opuscolo è quella dedicata all’on. Morgari, intitolata Follie pacifiste. Tutta costellata di citazioni poetiche, vuole essere una requisitoria contro l’utopia della pace e della nuova internazionale, ed è espressa con una sicumera cosí baldanzosa, con un fraseggiare cosí ridicolmente leccato, che deve aver resi molto allegri i soldati, che per avventura le hanno dato un’occhiata… «Evidentemente: o la quarantennale incoscienza dell’Europa intera di fronte al pericolo tedesco ha lasciato un ultimo residuo nel cervello dell’on. Morgari, o l’on. Morgari invecchiando perde il possesso dei suoi centri inibitori di fronte alle intransigenze catastrofiche dei signori Lazzari e compagni». E cosí via di questo tono e con questa serietà per mezza dozzina di paginette.

Del resto Morgari è un uomo fortunato; visto che i suoi elettori non hanno molto sovente la possibilità di vederlo e di sentirlo, provvedono gli avversari a far loro sapere che l’attività del loro deputato si esplica in favore della pace… C’è da essere sicuri che alla prima occasione avrà l’unanimità dei voti…

(16 giugno 1916).