Nestore e la cicala

Noi ammiriamo gli antichi. E gli antichi ammirarono e rispettano due cose: le cicale e i vecchi. E tutte e due sublimarono nella leggenda. Nestore[1], dalla cui bocca fluivano sempre parole più dolci del miele, e Tritone[2]. Ma il vecchio Nestore parlava poco, e operava molto, e l’aiuto del suo braccio era apprezzato tanto quanto quello del suo senno. Tritone è, invece, il vecchio che adora, il vecchio che declama, ma non può fare. Il rispetto per la senilità loquace gli antichi glielo dimostrarono in un modo piuttosto strano per noi. Immaginarono che Tritone diventasse cicala, e adorarono la cicala. Nelle afose serate di agosto, il frinire infinito dell’infecondo animaletto contribuisce a riempire l’etere di torpore, di languidezza, di abbandono. Sembra la voce della terra che assorbe nel suo grembo inturgidito dal solleone e dagli acquazzoni tutte le sue creature. E gli uomini si lasciano ammaliare e dormono tranquilli e buoni. Ma pur ammirando gli antichi, noi, che nel nostro animo abbiamo domato la tendenza all’idillio georgico, finiamo con l’averne abbastanza della cicala e della sua intimità che rompe i timpani.


  1. Nestore: personaggio della mitologia greca, uno dei protagonisti dell'Iliade. Termine usato per indicare persona anziana e autorevole.
  2. Tritone: nella mitologia greca, essere favoloso mezzo uomo e mezzo pesce.