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La collana European Modernism intende pubblicare volumi di studiosi italiani e stranieri, che hanno come oggetto il modernismo letterario, nelle sue varie forme e nelle sue diverse articolazioni. Lo scopo primario infatti è quello di analizzare e studiare le principali questioni che agitano il dibattito sul modernismo europeo, quali la periodizzazione, i confini geografici, i concetti di centro e di periferia, il canone e gli autori che lo costituiscono, la persistenza del modernismo lungo tutto il corso del XX secolo, il rapporto con il realismo e il postmoderno, gli aspetti teorico-letterari. L’approccio comparatistico e multidisciplinare è privilegiato nella collana: per questo motivo la letteratura, e tanto più le letterature nazionali, costituisce solo un punto di partenza e il minimo comune denominatore dei diversi volumi, i quali poi si auspica possano contaminarsi con altre discipline quali la storia dell’arte, la musica, la filosofia, la cultura popolare. Al tempo stesso uno spazio editoriale sarà sempre preservato a quei volumi che si confrontano con gli autori canonici e di riferimento degli anni a cavallo tra Otto e Novecento. European Modernism infine vorrebbe essere anche un laboratorio e un punto di incontro tra studiosi di paesi e culture diverse, al fine di creare un proficuo dialogo scientifico.
I manuali intendono rappresentare strumenti complementari a forme di didattica tradizionali e innovative che fanno leva sulle risorse in accesso aperto della Rete.

Apertura non significa solo possibilità di condivisione attraverso Internet, ma anche dialogo del diritto con altre scienze e saperi. I testi si rivolgono a studenti universitari e a chi voglia accedere a conoscenze basilari quando occorra affrontare problemi teorici e pratici che mettono in gioco il diritto. In definitiva, Open Science significa scienza pubblica e democratica, cioè discussione indefinita che coinvolge chiunque sia disposto a fare uso pubblico della ragione. I manuali intendono rappresentare strumenti complementari a forme di didattica tradizionali e innovative che fanno leva sulle risorse in accesso aperto della Rete. Il testo (o l'ipertesto) del manuale costituisce solo un nodo di una trama di connessioni sviluppabili con diverse forme di comunicazione. Mentre la dottrina giuridica italiana sembra muoversi progressivamente verso l’apertura di diversi generi letterari (la rivista, la collana di monografie, la letteratura grigia), lo sviluppo di risorse formative aperte è solo all’inizio. Questa collana intende dare un contributo al genere letterario, forse il più importante, che mette in relazione vecchie e nuove generazioni di studiosi e costruisce ponti tra discipline differenti.

Il Dottorato di ricerca in "Scienze documentarie, linguistiche e letterarie" ha come comune denominatore i linguaggi, i testi e i documenti, nelle loro molteplici implicazioni e nei loro diversificati aspetti e connotati, da quello linguistico a quello letterario, da quello filologico a quello materiale. Il Dottorato è rivolto a una formazione scientifica di carattere specialistico, ma particolarmente attenta alle interrelazioni tra prospettive e approcci disciplinari e d'indagine diversi, ma convergenti; è articolato in curricula che le discipline del libro e del documento, delle biblioteche e degli archivi, gli studi di filosofia del linguaggio, linguistica generale e educazione linguistica, la linguistica e cultura russa, gli studi storico-letterari, gli studi geografici e l'ambito degli studi di genere.
Copyleft-Italia.it è un progetto di divulgazione, una sorta di osservatorio virtuale sul copyleft (inteso come fenomeno giuridico ma anche culturale, nonché su tutte le nuove istanze d’innovazione dei modelli di diritto d’autore. Copyleft-Italia, con la direzione di Simone Aliprandi, realizza e promuove vari progetti editoriali inerenti alle tematiche istituzionali del progetto, sia in formato elettronico e multimediale, sia in formato cartaceo, pubblicati dal 2010 in questa collana presso Ledizioni.
La collana digitale del Dipartimento di Lingue, Letterature, Culture e Mediazioni dell’Università degli Studi di Milano si propone di contribuire alla disseminazione della conoscenza fornendo ampia circolazione ai risultati dei ricchi e compositi studi condotti dai docenti e ricercatori del Dipartimento, nonché dai giovani in alta formazione, e assicurandone estesa accessibilità attraverso le reti telematiche, senza rinunciare a garantirne la lettura su carta. Proponendo titoli in base a rigorosi criteri di selezione e controllo, intende potenziare la già forte visibilità internazionale del Dipartimento, giovandosi dei molteplici legami e scambi esistenti con specialisti di altri atenei, centri di ricerca e istituzioni culturali, capaci di produrre feconde collaborazioni anche nell’ambito dell’editoria digitale. Le aree coperte sono quelle di anglistica, francesistica, germanistica, iberistica, scandinavistica e slavistica, europee ed extraeuropee, accomunate in un’unica serie di pubblicazioni, la cui tipologia comprende monografie, saggi brevi e volumi collettanei riferiti a eventi o progetti anche interdisciplinari e internazionali.

Direzione: Alessandra Preda e Giuseppe Sergio Comitato Scientifico: Nicoletta Brazzelli, Simone Cattaneo, Valentina Crestani, Andrea Meregalli, Laila Paracchini, Maurizio Pirro, Vincenzo Russo, Laura Scarabelli, Virginia Sica, Sara Sullam Comitato Scientifico Internazionale: Marcela Croce (Universidad de Buenos Aires), Dmitrij Dobrovol’skij (Institut russkogo jazyka im. V.V. Vinogradova RAN), Dina Heshmat (The American University in Cairo), Sabine Lardon (Université Jean Moulin Lyon 3), Daniela Pietrini (Universität Augsburg), Javier Sánchez Zapatero (Universidad de Salamanca), Sabrina Sedlmayer (Universidade Federal de Minas Gerais- Belo Horizonte), Tony Crawley (University of Leeds) Comitato di redazione: Elisa Alberani, Elena Di Venosam, Cristina Dozio, Simona Gallo, Paola Mancosu, Camilla Storskog, Tania Raquel Pleitez Vela, Alessandro Vescovi