Nel corso della sua attività scientifica si è occupata soprattutto di letteratura italiana due-trecentesca (dedicando numerosi lavori e un volume alla poesia volgare di Petrarca), e umanistica e rinascimentale, con particolare attenzione alla sopravvivenza della tradizione classica nelle letterature moderne (Liburnio, Ariosto, Alamanni, Guicciardini); seguendo questi filoni di ricerca, ha compiuto escursioni nel Sei e nel Settecento (Baldi, Parini).

Ha lavorato a lungo su Pietro Bembo (è autrice, oltre a saggi diversi, di un volume sul dialogo “Gli Asolani”) e sulle carte autografe di Giovanni Della Casa, pubblicando saggi ed edizioni di traduzioni, testi e lettere.