Terzo Piedigrotta

Il negromante conte Delfino Orsi incomincia le evoluzioni magiche per il terzo Piedigrotta torinese. Il negromante conte Delfino Orsi conosce bene l’arte: la carriera è redditizia. Il profitto dà gettiti insperati. Il conte Delfino Orsi continua democraticamente la gloriosa corporazione dei negromanti, degli indovini, degli evocatori di fantasmi e chimere, i quali vendemmiano sul lavoro proletario appropriandosi, con l’astuzia, di una parte del plusvalore. L’astuzia dei negromanti rode il plusvalore in quanto il proletariato è debole: l’astuzia è l’aspetto volpino della violenza capitalistica.

Il conte Delfino Orsi ha promosso due spettacolosi Piedigrotta: 1) il giuramento popolare per la resistenza, prestato dinanzi al Pantheon della Gran Madre di Dio, chiamando a testimonio le divinità della patria, il Padretcrno, il Grande Architetto dell’Universo, lo Stellone d’Italia; 2) lo scioglimento del voto con ringraziamento alla Trimurti propizia.

Oggi si incomincia il rito magico per il terzo: l’omaggio plebiscitario del Piemonte al presidente Wilson. Millecinquecento sindaci, prosindaci, e assessori anziani converranno a Torino verso la metà di dicembre. Ognuno sarà latore di un rotolo: la deliberazione apposita dei consigli comunali per la quale il presidente Wilson è acclamato cittadino onorario di ognuno dei millecinquecento comuni del Piemonte.

Il conte Delfino Orsi si fa promotore dell’omaggio; il conte Delfino Orsi ripeterà quotidianamente nel suo bollettino democratico il richiamo in grassetto. L’incontro avrà tempo di operare; il profitto darà il suo gettito, anzi si voterà un incremento. La cassa del negromante si impinguerà.

Il terzo Piedigrotta sarà anche piú spettacoloso dei primi due. E crediamo sia per essere anche piú ricco di valori. Nel destino dei negromanti c’è un momento ineluttabile, nel quale la Chimera evocata non vuole piú rientrare nel dominio delle larve. La stupidaggine popolare non è poi infinita come il potere del Grande Architetto. La Chimera wilsoniana potrebbe anche divorarsi l’incauto negromante: la democrazia senza aggettivi potrebbe finalmente accorgersi di essere truffata dalla «vera» e «benintesa» democrazia degli astuti indovini.

I millecinquecento consigli comunali del Piemonte discuteranno sulla cittadinanza onoraria del presidente Wilson. È credibile che una parte si domanderà chi sia il futuro cittadino e come nel suo comune originario eserciti la sua parte di sovranità popolare. È sperabile che qualcuno informi i consigli comunali del Piemonte del fatto che negli Stati Uniti non ci siano prefetti che si intromettano negli affari locali, non ci siano questure, e il fisco statale non rapini i cespiti dei bilanci comunali per soddisfare i bisogni delle burocrazie elettorali, che prosperano sugli appalti nazionali, di tutta la caterva parassitaria che professa il culto dell’incompetenza. Le «apposite deliberazioni» potrebbero diventare cahiers de doléance e l’idea della Lega delle Nazioni potrebbe trasformarsi in stimolo per suscitare diffusamente il desiderio di una Costituente dei popoli, trasformantesi per ira come in Russia e in Germania. Il conte Delfino Orsi non ha neppure accennato nel suo giornale al «Piedigrotta » del Soviet in corso Siccardi, ma i Piedigrotta possono essere sempre pericolosi.

(23 novembre 1918).